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Giorgio Gallavotti

il Fondatore del Museo

Mi   chiamo Giorgio GALLAVOTTI. Vivo a Santarcangelo di Romagna, uno splendido paese fatto di borgate dove sono nato. Ero titolare di una vecchia   merceria fino al 2001   aperta da mio padre nel 1929, rilevando un negozio chiuso da vent'anni. Nel vecchio magazzino vi erano due intere pareti di scatole di bottoni; le ho conservate e, con molta pazienza, ho ordinato i bottoni cronologicamente con riferimento ai prezzi, ai modelli ed ai materiali. I bottoni più vecchi del magazzino sono "cuciti" su cartine con impresse la scritta "LA MODE ' 900".

Ho iniziato a cucirli su pannelli, poi incorniciati in modo che su ognuno vi fossero dei bottoni omogenei fra loro. Li ho suddivisi per decenni e mi sono trovato il Museo del Bottone dalla fine del 1800 ai tempi nostri. Nel novembre del 1991 ho messo in mostra parte di quei quadri. Sono stati apprezzati moltissimo con interesse e curiosità dalla gente. Tutto ciò mi ha spronato a continuare tanto da chiedere il contributo a Ditte produttrici di bottoni per reperire materiali e documenti.

Nel frattempo, con altri collezionisti di bottoni è stato creato il C.I.B. (Collezionisti Italiani Bottoni) ed attraverso di esso ho potuto istruirmi, fare scambi e comperare materiale e sopratutto bottoni. Nel 1996 ho esposto con due mostre il mio lavoro a Santarcangelo. Notevole la mostra svolta al M.E.T. di Santarcangelo per tutto il mese di giugno è stata visitata da tantissima gente che ha voluto gratificarmi con apprezzamenti e complimenti segnalati sui registri di partecipazione all'evento.

Invitato ed ospite della Direzione alla Fiera della Merceria presso Modena nel 1998, ho avuto in soli quattro giorni dalle settemila alle ottomila presenze di pubblico, fra cui quelle di commercianti del settore, di fabbricanti di bottoni e materiali per bottoni. Quest'ultimi, esperti del settore, hanno confermato sia l'impostazione tecnica che storica del museo, rimanendo entusiasti di quanto esposto in Fiera.

Nel 2001, a dicembre, l'Amministrazione Comunale di Santarcangelo di Romagna ha voluto che esponessi i miei lavori presso un negozio nel centro cittadino. L'esposizione ha avuto un enorme successo ed un impatto significativo da parte di tutta la cittadinanza tanto che si sta pensando di creare un museo permanente  nel Comune di Santarcangelo di Romagna. I giornali hanno dato ampio risalto alla circostanza con fotografie ed incisivi articoli sull'aspetto culturale storico e didattico del museo. L'esposizione ha avuto un enorme successo e nel 2008 è nato il Museo del Bottone.

Poi con il tempo e con l'ausilio di internet la visibilità del Museo si è espansa a tal punto che ormai in ogni parte del globo c'è una testimonianza. Il Museo del Bottone è socio fondatore della Associazione Nazionale dei Piccoli Musei e nei convegni annuali è sempre protagonista dell'evento e il Sottoscritto è sempre un relatore ufficiale. Anche il prossimo settembre a Viterbo nel programma dei lavori sarò relatore per presentare la sezione dei Piccoli Musei. Ho sempre creduto nel successo del Museo, ma mai mi sarei immaginato fino a che punto e solo ora mi accorgo che la visibilità e la notorietà non conosce limiti. La convinzione del fatto che dei piccoli bottoni possano raccontare i grandi eventi storici mi ha sempre dato la forza per credere in questo ambizioso progetto. Mi considero una persona abbastanza intelligente, semplice ed umile, che ha la consapevolezza di fare qualcosa di importante e con quella consapevolezza non ho mai mollato, Ho superato tantissime difficoltà, la mancanza di mia moglie Giulia in particolare che mi ha sempre "sopportato e supportato", ma gli stimoli sono stai superiori. Ora è nato il Museo del Bottone e questo è apprezzato tantissimo. In prospettiva l'obiettivo per il futuro è quello di fare altri viaggi per conoscere il mondo, ma fare anche il nonno per le mie tre nipoti. Sulla porta di casa c'è una targa con scritto "i nonni viziano i nipoti" ed è una cosa bellissima. 

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Giacomo "Berto" Gallavotti

Gallavotti Giacomo
Mio Padre, Giacomo GALLAVOTTI nato nel 1901 a Santarcangelo di Romagna, ha iniziato l'attività di commerciante come ambulante, prima di aprire la sua attività fissa.
Negli anni dopo la guerra, ha partecipato alla vita politica e sociale come Vicesindaco e protagonista di numerose attività culturali e ricreative della città.
I concittadini lo ricordano con affetto e. nonostante si chiamasse Gallavotti Giacomo era conosciutissimo come "Berto ad Zucchi".Io ho dedicato a mio Padre il Museo del Bottone in quanto mi ha lasciato parte del materiale per farlo, e ......
per come mi ha cresciuto
Grazie

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